Monsignor Giovanni Corti, nato a Pomerio (Como) nel 1796, fu vescovo di Mantova per circa vent’anni, dal 1847 al 1868. Era un’epoca delicata per la storia del nostro Paese: il Risorgimento, caratterizzato da tumulti e lotte per
l’indipendenza, avrebbe portato alla nascita del Regno d’Italia. L’episcopato di Corti si inserisce proprio in questo periodo: per riscoprirlo è in programma il convegno “La personalità umano–cristiana e l’opera di Giovanni Corti, vescovo
di Mantova”. L’appuntamento è per mercoledì 12 dicembre, nel 150º della scomparsa di monsignor Corti, nella sala ovale dell’Accademia nazionale virgiliana di Mantova. La giornata prevede il contributo di diversi ospiti:
• Giorgio Vecchio (“La Chiesa italiana negli anni del Risorgimento”);
• Moreno Vazzoler (“Monsignor Corti nell’arcidiocesi di Milano”);
• Cesarino Mezzadrelli (“Il vescovo Corti e i suoi rapporti con
l’episcopato lombardo”);
• Roberto Navarrini (“Il vescovo Corti e il suo popolo. Indagine sul
rapporto tra Corti e la società mantovana del tempo”);
• don Giovanni Telò (“La realtà mantovana vista con gli occhi di
monsignor Corti”);
• Donatella Martelli ( “Le visite ad limina del vescovo Corti alla Santa
Sede”);
• don Renato Pavesi (“Religione, popolo e Chiesa al tempo del vescovo
Corti”);
• don Massimiliano Cenzato (“L’episcopato mantovano di Corti: storie di
un clero difficile”).
L’evento, aperto al pubblico e a ingresso libero, è promosso dalla diocesi di Mantova, in collaborazione con l’Accademia e con il patrocinio del Comune. Al termine, alle 18, in Cattedrale è prevista la Messa, celebrata dal vescovo emerito Roberto Busti. Sarà presente il vescovo Marco Busca.