"Il comune di Borgo Virgilio è l'utile idiota di una catena che parte dal precedente Governo Renzi, passa dall'ente della Provincia di Mantova e termina a Borgo Virgilio con gli amministratori locali a fare da front office al disagio degli utenti della strada". Lo dichiara il sindaco Alessandro Beduschi in queste ore al centro delle proteste, da una parte dei cittadini alle prese con i controlli della Polizia Locale su Strada Cisa dove da giugno l'ordinanza provinciale impone di viaggiare a 30 all'ora, dall'altra dal Comitato che chiede che quel tratto di strada venga interdetto ai mezzi pesanti almeno durante le ore notturne.
La misura restrittiva che ha portato il limite di velocità da 50 a 30 km serve alla Provincia per tutelarsi in caso di incidenti e danneggiamenti. Senza manutenzione il livello di sicurezza della rete stradale si è abbassato sensibilmente e gli automobilisti sono costretti a fare lo slalom fra le buche dell'asfalto che si disfa e pezzi che schizzano sotto le ruote, lanciati dai mezzi verso le abitazioni che danno sulla strada o anche i pedoni. Per evitare di correre il rischio di rimborsare tutti i danni prodotti da un manto stradale stressato e usurato l'Ente ha pensato bene di azzoppare chi deve utilizzare l'auto imponendo agli amministratori locali a fare i cani da guardia.
Intanto si avvicina la stagione fredda con le inevitabili piogge e il gelo che certamente peggiorerà la situazione. Le nuove asfaltature sono state programmate dall'Ente di Palazzo di Bagno solo la prossima primavera. “Dover limitare la libertà dei cittadini è doloroso ed imbarazzante, dichiara il sindaco Alessandro Beduschi, purtroppo siamo ridotti così con la Provincia che ha declassato l'arteria per non pagare multe e obbligando noi a fare i controlli che giustifichino uno stato di emergenza - cosa che abbiamo richiesto - ma che ci verrà riconosciuto se portiamo come prova le sanzioni elevate.
Qui l'audio dell'intervista al primo cittadino di Borgo Virgilio