(Fonte Il Giorno) Cambiare i parametri che collocano le regioni in una delle tre zone (gialle,arancioni e rosse) e accelerare i tempi di passaggio da una zona all'altra, sulla base dell'evoluzione dei dati. Queste le richieste che la Lombardia avanzerà nel vertice Stato-regioni in programma oggi, cui prenderà parte anche Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità.
Se sulla prima ipotesi il Governo non sembra intenazionato a fare marcia indietro, sulla seconda potrebbero invece aprirsi spiragli di dialogo. E' su questo punto che, con ogni probabilità, inisterà il governatore Attilio Fontana che in questi ultimi giorni ha continuato a ribadire: "Se guardassimo ai dati odierni, saremmo già in zona arancione". Il Pirellone preme dunque per un allentamento delle misure restrittive, anche su spinta delle categorie produttive che devono fare i conti con le difficoltà economiche causate dal lockdown. Dall'altra parte ci sono invece i medici e il mondo scientifico in generale che invitano alla prudenza.
In ogni caso Fontana, intervenuto questa mattina a Sky Tg24, ha confermato la linea del Pirellone. "Tecnicamente da venerdì i parametri della Regione Lombardia ci dicono che siamo già entrati in zona arancione - ha detto il Dpcm però ci impone che questi parametri vengano mantenuti o addirittura migliorati per due settimane. Quindi il 27 novembre scadono queste due settimane e, se le cose andranno nel verso giusto, potremo chiedere di essere trasferiti in zona arancione". Il governatore ha speigato: "Se le condizioni saranno positive, dopo aver fatto un'attenta analisi con i nostri tecnici e con quelli del Ministero, nell'ambito di un'assoluta sicurezza chiederemo di essere ammessi alla zona arancione. Se la situazione dovesse mantenersi come quella odierna, se da parte dei cittadini ci fosse un rispetto delle regole date, tenendo conto che ad oggi questo miglioramento è dato solo dall'ordinanza del 22 ottobre scorso emessa dalla Regione Lombardia, credo che il passaggio in zona arancione potrebbe essere tranquillizzante". Per Fontana "di dati rassicuranti ce ne sono più di uno, credo che i due dati più importanti siano quello dell'Rt, che si sta gradualmente abbassando, e l'indice della pressione sui Pronto soccorso che si sta riducendo. Anche il numero delle chiamate al 118 per questioni respiratorie si sta riducendo. Credo che il plateau sia stato raggiunto, adesso aspettiamo che inizi la discesa''.